Sinestesismi Sonori: intervista al progetto Shio-Z

di Tano Rizza

– Patrick, come definiresti il progetto Shio-Z?

::: All’insegna di una concreta, innegabile relazione tra Sperimentazione e Pop, il progetto SHIO-Z è sostanzialmente una proposta artistica musicale che vuole essere una risposta ai contemporanei stimoli di innovazione espressiva, i quali richiedono multimedialità e connessioni sinestetiche tra i diversi fattori; al fine di coinvolgere tutti i sensi da parte di chi assiste. Oggi come oggi abbiamo, da un lato l’ anti-avanguardia (passatemi il termine), con la sua oggettivamente dignitosa e preziosissima opera di riscoperta di generi ed espressioni già esistenti in grado di
emozionare così come ci arrivano dal passato … da un altro lato, abbiamo l’inevitabile continua spinta di ricerca e innovazione. In tale panorama, SHIO-Z attinge da entrambe le metodologìe, formalmente
ed espressivamente.

– Se è possibile, in che genere musicale collocheresti la tua performance?

::: i generi di riferimento sono la New-Wave anni ’80 di matrice europea, la sperimentazione d’avanguardia pop NewYorkese attiva dai primi anni ’70, le contemporanee espressioni Elettro-Dance che vanno dall’elettronica sperimentale fino all’Ebm, e certamente il tutto condito da un Glam-Concept di matrice David-Bowieana. Quindi, restando un po’ sulla scia di rottura generata dal punk nel ’77 (mio anno di nascita …), niente virtuosismi manieristici sugli strumenti e mezzi, ma virtuosismi sinestetici frutto delle diverse interconnessioni.

– La performance è giocata molto anche sul visual che c’è alle vostre spalle. Ci racconti un pò come è stato ideato e prodotto?

::: Per alcuni brani si tratta di veri e propri video-clip, per altri brani si tratta di giochi grafici interconnessi ai suoni. Restando nell’intenzionalità multimediale ed estetica, i visual apportano certamente un valore sinestetico più forte al fine di un impatto emozionale. La produzione dei visual arriva da quello stesso know-out di computer-graphic e post-produzione dal quale attingo per la mia attività lavorativa commerciale.

– Prospettive e intenzioni del progetto SHIO-Z?

::: Metaforicamente la macchina SHIO-Z è come un apparato Hardware già funzionante di certo, ma con naturali infinite porte-prese USB ancora disponibili per connetterci qualsiasi Device… Vale a dire, nell’intenzione di un’originalità competitivamente performante nel panorama contemporaneo, le performance possono arricchirsi sicuramente di elementi coreografici… di artisti-multimediali in grado di arricchire e gestire al meglio l’interazione tra suono-luci-visual… di body e painting artist, ecc… Insomma, SHIO-Z è, da un punto di vista formale, come una tela nera sulla quale possono pulsare stimoli creativi di qualsiasi colore, al fine di coinvolgere in maniera letteralmente Tribale, tutti i sensi di chi ascolta, guarda, balla … e si emoziona.

Shio-Z sono:

Shio-Pat ………. Patrick Rizzi
Shio-Agnes ……. Agnese Fox
Shio-Igor ……….. Igor Vitale

Links:

http://www.myspace.com/shioz
http://www.facebook.com/pages/SHIO-Z/185048684723